De Laurentiis meridionalista è ormai certezza

De Laurentiis meridionalista è ormai certezza
«i Napoletani sono i vessati per eccellenza!»

Angelo Forgione – Tre indizi fanno sempre una certezza. Ci aveva stupiti un anno fa, sul set del film “Amici Miei – come tutto ebbe inizio”, quando Dario Sarnataro lo aveva intervistato per Lunaset (guarda); in quell’occasione Aurelio De Laurentiis aveva parlato da vero revisionista della storia dell’unità d’Italia.
Nonostante qualche “forzatura”, vedi la presentazione delle divise informali del Napoli in un atelier Napoletano alla presenza di Emanuele Filiberto di Savoia, juventino e “amico” dello stilista, il meridionalismo del presidente del Napoli si è rivelato recentemente con maggiore vigore partendo dalle 
frasi antigaribaldine pronunciate a Giugno alla riunione dell’Unione Industriali che avevano fatto rizzare i peli alla storiografia ufficiale e a qualche editore.
Il terzo indizio è arrivato in diretta televisiva su Sportitalia, dopo che nella turbolenta serata della compilazione dei calendari del prossimo campionato il patron azzurro, abbandonando la sala, aveva dichiarato di non sentirsi italiano, ovvero cittadino di un paese che non protegge i propri interessi e i propri cittadini. E così, rispondendo da Dimaro alle domande di Michele Criscitiello, De Laurentiis ha espresso il suo pensiero sulla Napoletanità intesa come un modo di intendere la vita utile a sopportare il peso delle sofferenze di un popolo vessato, prima soggiogato dagli stranieri e poi depredato e “isolato” dagli italiani.
Il vento della verità non poteva non travolgere un uomo dai modi spesso rudi e condannabili ma certamente capace di guardare oltre il proprio naso.
Benvenuto, Aurelio!

 

4 pensieri su “De Laurentiis meridionalista è ormai certezza

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  2. Ottimo intervento. Tuttavia il termine «dominazione» è improprio, persino nel periodo del vicereame spagnolo dove l’identità delle due nazioni (napoletana e siciliana) non venne annullata, così come le strutture amministrative del regno e tutto il retaggio storico-culturale, sebbene è vero che parte delle tasse delle provincie napoletane e siciliane andavano a ingrassare Madrid.

    L’unica dominazione che i napolitani e i siciliani hanno veramente subito è quella italiana, che, dopo averli assoggettati per uso colonico distruggendo ogni traccia del vecchio stato, ne ha represso la cultura, le tradizioni e le identità.

    All’epoca del vicereame spagnolo, così come in altre epoche, era la norma che diverse casate occupassero troni in giro per l’Europa.

    Non mi pare però che nessuno abbia mai detto che gli inglesi sono stati dominati dai tedeschi quando la dinastia Windsor (nome originale Saxe-Coburg and Gotha) salì al trono.

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